Xi’an 西安 (La pace dell’Ovest) è una città con più di 3000 anni di storia. E’ stata capitale della Cina sotto ben 13 dinastie. Ed è anche nota per essere la città più orientale sulla Via della Seta. Ma soprattutto Xi’an è famosa in tutto il mondo per essere stata scelta dal primo imperatore, Qin Shi Huang, come sua dimora eterna.
1.Qin Shi Huang, l’Imperatore folle
Il nostro Huang fu il primo che unì sotto il proprio potere gli innumerevoli piccoli stati in cui era suddiviso l’impero, nel 221 a.C., che dal suo nome si chiamò Qin (che si legge “Cin” e da cui deriva il nome “Cina”). Personaggio particolare, ossessionato dall’immortalità, Huang si fece realizzare in vita il mausoleo destinato a donargli per sempre fama e immortalità: un Esercito di Terracotta(Bing Ma Yong 兵马俑), con migliaia di soldati, arcieri, cavalli e cavalieri di terracotta, tutti a grandezza naturale, a protezione del suo sonno eterno sin dal 210 a.C.

Regnante ossessionato dalla paura degli attentati, fece uccidere centinaia di persone sospettate di volerlo uccidere. Fece giustiziare tutti gli abitanti di un piccolo centro dell’Henan, a causa del ritrovamento di scritte ingiuriose nei suoi confronti. Ma soprattutto fu il responsabile di un rogo di libri senza precedenti nella storia allo scopo di eliminare ogni traccia della tradizione che potesse costituire una minaccia al suo mandato imperiale e fece murare vivi 460 studiosi confuciani (la cosiddetta ‘sepoltura dei dotti‘).

Unificò la moneta e la scrittura di tutto l’Impero Qin e diede inizio alla costruzione della Grande Muraglia, per difendere l’impero dai nemici esterni. Passò gli ultimi anni della sua vita a ricercare l’immortalità e l’elisir di lunga vita. Morì a soli 39 anni, a causa del mercurio che ingeriva quotidianamente credendo che potesse renderlo immortale. Il regno di Qin durò solo altri quattro anni dopo la sua morte.
2.L’Esercito di Terracotta
Il Museo dell’Esercito di Terracotta fu aperto al pubblico nel 1979 e ospita circa 8000 tra guerrieri e cavalli di terracotta e più di 40.000 armi in bronzo, rinvenute in tre fosse.

Insieme al mausoleo dell’imperatore, l’Esercito è dal 1989 nella lista del patrimonio UNESCO ed è considerato una delle otto meraviglie del mondo. Si tratta di un esercito simbolico, destinato a servire il primo imperatore cinese Qin Shi Huang nell’Aldilà.
Nel 1974 un contadino, Yang Zhifa, ne fa la sensazionale scoperta durante lo scavo di un pozzo. Dopo quel fortuito rinvenimento ebbero inizio gli scavi che permisero di rinvenire il mausoleo sino ad allora ritenuto scomparso. E gli scavi continuano ancora oggi.



Sono state rinvenute 3 fosse principali a circa 2 km dal mausoleo, che costituiscono l’attuale percorso di visita. È possibile percorrere il perimetro delle fosse solo dall’alto e poi, se proprio non ti vuoi far mancare nulla, puoi fare una bella cosa alla cinese e, per soli 10 yuan, è possibile farsi una foto abbracciati a dei bei soldatini fake, davanti a un pannello 3D che ritrae l’esercito intero. Oppure farti fare la statuina con il tuo volto 🙄.


La camera funeraria dell’imperatore, non ancora portata alla luce, avrebbe (secondo Sima Qian, storico cinese vissuto circa un secolo dopo), pareti in bronzo e sarebbe così profonda da attraversare tre livelli di falde acquifere, circondata da fiumi di cinabro, ovvero solfuro di mercurio, considerato dall’imperatore un attivatore energetico per l’immortalità. Per la sua realizzazione, l’imperatore avrebbe impiegato 700.000 schiavi ed i lavori sarebbero durati quasi 40 anni. L’area intera oggetto di scavo è di circa 56 mq, una piccola città dei morti nei progetti dell’imperatore.
A nord del mausoleo sono sono stati rinvenuti resti di giardini reali con statue in bronzo e ad ovest una piccola necropoli per gli operai morti durante i lavori. Molte affermazioni di Sima Qian sono state confermate nel corso dei lavori, come l’anomala presenza di mercurio con valori sopra la norma nell’area del mausoleo. La camera mortuaria risulta ancora inviolata per volontà del Governo cinese, e l’imperatore riposa indisturbato da più di 2000 anni!

3.Alcune curiosità sull’Esercito di Terracotta
- Si ritiene si tratti di una replica fedele dell’armata che aveva contribuito a unificare la Cina.
- Le statue sono tutte diverse per espressione, pettinatura e abbigliamento.
- Nelle fosse sono state trovate poche armi, poiché furono saccheggiate dai ribelli che si insediarono sul trono imperiale (la dinastia Han).
- Come le statue greche (lo sapevi, vero?) anche i guerrieri di Xi’an erano in origine colorati. Ma l’ossidazione ha fatto scomparire i colori originari.
- C’è chi ha avanzato l’affascinante ipotesi che le statue di Xi’an traggano ispirazione dalle statue ellenistiche diffuse in Asia a seguito delle conquiste di Alessandro Magno, o che addirittura artisti greci possano aver collaborato alla loro realizzazione. Questo contribuirebbe anche a spiegare l’improvvisa comparsa in Cina di statue ad altezza naturale, senza alcun precedente nell’arte cinese, ma comuni nella Grecia dell’epoca.

4.Impressioni personali
L’Esercito è il motivo principale per cui si visita Xi’an ed era da tempo nella nostra bucket list ma (eh sì, c’è un ma)…per quanto affascinante ed unico al mondo, io e Francesco non siamo riusciti ad apprezzarlo pienamente. Forse perchè c’era troppa gente, nonostante fossimo arrivati abbastanza presto (in Cina è sempre altamente consigliabile), si riusciva a malapena ad affacciarsi alle ringhiere attorno alle fosse per scattare qualche foto. Forse avevamo aspettative molto alte o forse, per chi ha avuto come noi Pompei ed Ercolano a pochi passi, o è stato a Roma, in Sicilia, in Grecia, si fa fatica a lasciarsi facilmente conquistare da un sito archeologico 🤔 di questo tipo.

Se da una parte è interessante vedere le statue nel luogo stesso del loro ritrovamento, con gli scavi ancora in corso, non si riesce però ad osservarle bene e a poterne apprezzare i dettagli.
La mostra permanente presente in uno dei capannoni che ospitano i ritrovamenti, è stata invece molto utile a contestualizzare il sito e soprattutto ad apprezzare alcuni dettagli delle statue, come acconciature, barba, elementi dell’abbigliamento, impossibili da notare altrimenti durante la visita.



L’esperienza di alcuni amici che hanno prenotato la visita con la guida in inglese è stata a quanto pare più positiva. Il nostro consiglio è quindi di provare magari in questo modo, per godere al meglio di quella che viene considerata ancora oggi una delle meraviglie del mondo.
Xi’an ci ha ad ogni modo conquistata con le altre meraviglie che ha da offrire 🤩. L’Esercito di Terracotta meritava un discorso a parte, ma stay tuned per il resto del nostro itinerario alla scoperta di Xi’an, del suo quartiere musulmano, la cinta muraria perfettamente conservata e soprattutto del cibo, l’aspetto più memorabile di questo viaggio!
E a te è mai capitato che un monumento o luogo osannato da tutti si rivelasse una delusione? Se sei stato a vedere l’Esercito di Terracotta ci piacerebbe molto avere un tuo parere! Facci sapere nei commenti cosa ne pensi.