Seppure il motivo principale per una visita a Xi’an è l’Esercito di Terracotta, l’opera ad imperitura memoria di un sovrano ossessionato dalla ricerca dell’immortalità, questa città ha anche altro da offrire. Non solo è stata capitale sotto ben tredici dinastie, ma uno dei centri più importanti sulla Via della Seta. Se quindi Xi’an per te non è solo una tappa veloce per la visita all’Esercito, eccoti alcune cose che non puoi perderti!
1.IL QUARTIERE MUSULMANO
Il luogo che più abbiamo amato, in cui siamo stati praticamente ogni giorno durante il nostro soggiorno a Xi’an, è stato il Quartiere Musulmano, Hui Min Jie 回民街. Questo intrico di vicoli affollati da venditori urlanti, principalmente dell’etnia Hui (i musulmani cinesi del nord-ovest), e con ogni sorta di cibo, è sicuramente tra i luoghi imperdibili di Xi’an. Merita almeno una passeggiata, se proprio non vuoi assaggiare quante più cose possibili, perchè questo quartiere è il vero paradiso dello street food cinese. Se stai pensando a grilli, cavallette e scorpioni, resterai deluso, perchè non troverai nulla di tutto ciò, ma delle assolute delizie (come il rou jia mo, l’antenato dell’hamburger). Gironzolando per le stradine del quartiere potrei trovare anche spezie, souvenir e oggetti d’artigianato.




📍Fermata Zhonglou sulla Line 2, da qui a piedi attraversa la piazza con la Torre del Tamburo
2.La Grande Moschea di Xi’an
Ti consigliamo di fare anche una visita alla Grande Moschea, perfettamente visibile da ogni punto del quartiere musulmano e davvero unica nel suo genere: un’oasi di pace nel trambusto del mercato musulmano.

E’ la più vecchia moschea di tutta la Cina. La costruzione originaria risale al 742 d.C. ma fu successivamente ampliata durante le dinastie Ming e Qing. E’ tuttora un luogo di culto per i musulmani della città e vale la pena vederla sia perchè non sembra assolutamente una moschea, sia perchè ci troverai pochissimi turisti.

L’architettura è tipicamente cinese, a iniziare dalla grande decorazione dipinta di rosso e con i caratteristici ideogrammi che ti accoglie all’ingresso e continuando con la successione di cortili pieni di alberi, piccole pagode e rocce, come nella miglior tradizione dei giardini cinesi. Anche il minareto appare in tutto e per tutto simile ad una pagoda. Per capire che si tratta di una moschea devi attraversare i diversi cortili e raggiungere la Sala della Preghiera, in fondo al complesso. E’ l’unica parte della moschea che non è accessibile ai visitatori ma puoi comunque dare uno sguardo da una delle porte aperte affacciate sul cortile.


3.LA TORRE DELLA CAMPANA E LA TORRE DEL TAMBURO
Alla fine del quartiere musulmano, all’interno delle mura, svettano le rosse Torri della Campana e del Tamburo. Eretta nel 1380, durante la dinastia Ming, la Torre del Tamburo deve il suo nome dall’enorme tamburo appeso in cima alla torre. La campana viene suonata all’alba e il tamburo viene colpito al tramonto per indicare la fine della giornata.

All’esterno e a pianterreno sono appesi diversi tamburi, ciascuno decorato con scritte cinesi di buon augurio. All’interno c’è un piccolo museo dei tamburi ed è possibile assistere a spettacoli musicali durante il giorno.

4.LA GRANDE PAGODA DELL’OCA SELVATICA E LO SPETTACOLO DI LUCI E SUONI
Un pò più fuori dal centro, la Grande Pagoda dell’Oca (大雁塔 Dàyàn Tǎè), è una delle più famose pagode buddiste della Cina.

E’ una torre lievemente pendente sulla cui origine si tramandano numerose leggende popolari: secondo alcune sarebbe stata lasciata da uno stormo di oche selvatiche, secondo un’altra il monaco Xuan Zang, persosi nel deserto, trovò una sorgente d’acqua grazie alla guida di un’oca selvatica, e tornato a Xi’an avrebbe fatto costruire la pagoda come segno di gratitudine.

Venne eretta nel 652 d.C. , durante la dinastia Tang, per volere dell’imperatore Gao Zong, per ospitare 1300 sutra, i libri sacri portati dal monaco buddhista Xuan Zang dal suo viaggio in India. Tra 701 e 705 l’imperatrice Wu Zetian fece aggiungere cinque piani ai due originari.

Sulla grande piazza con le fontane a nord della pagoda la sera tra le 20 e le 21 di solito si tiene uno spettacolo di suoni e luci.
📍Fermata Dayanta sulla Line 3 della metro
5.LE MURA DI XI’AN
Il giro in bici del perimetro delle mura di Xi’an, è un’esperienza che consigliamo caldamente, ed è in assoluto una delle cose più belle da vedere in città.

E’ possibile noleggiare e restituire le biciclette in 4 punti della cinta muraria, nel caso in cui non si abbia tempo o voglia di percorrere l’intero perimetro. Si tratta di 14 km di mura ben conservate, da cui poter vedere e fotografare vari scorci della città. In una bella giornata di sole come quella in cui siamo stati noi, è davvero una piacevole attività.

Alte, spesse e massicce, le mura di Xi’an vennero erette nel XIV secolo durante la Dinastia Ming. Unificato il paese, Zhu Yuanzhang si proclamò imperatore e diede ordine di costruire le mura cittadine. L’area del Qin centrale divenne la più solidamente fortificata e strategicamente inespugnabile.
6.Cosa vedere a Xi’an se hai più tempo
Il Museo della Foresta di Stele si trova vicino le mura, e contiene migliaia di stele in pietra con incise massime confuciane, e una tavoletta con la più antica testimonianza della diffusione del Cristianesimo in Cina, antiche carte geografiche ed una galleria ricca di splendide sculture.

Il Museo di Xi’an e la Pagoda della Piccola Oca Selvatica sorgono in un giardino tranquillo e ben curato situato circa 2 Km a sud della cinta muraria. Anche la Pagoda della Piccola Oca Selvatica, fu fatta realizzare per contenere i testi sacri portati da monaci buddhisti dai loro viaggi in India.
Avremmo voluto vedere il Museo dello Shaanxi, ma purtroppo era visitabile solo su prenotazione (che non avevamo) e per un massimo di persone al giorno (che quando siamo arrivati era già stato raggiunto).
Xi’an ci ha davvero colpito, con le sue mura imponenti, l’Esercito di Terracotta, tracce di un passato glorioso, e con le delizie del suo quartiere musulmano che ne fanno la capitale dello street food cinese. Ma di cosa mangiare a Xi’an (e c’è davvero tanto) ti parlerò in un altro articolo!