I waffles (o gaufres o waffel) sono noti un po’ in tutto il mondo occidentale. Tipici di Francia e Belgio si sono poi diffusi in Scandinavia e Stati Uniti. Ma le origini di questo dolce sono più antiche. I primi waffles della storia vennero fatti in Grecia ed erano detti obelías (offerte, da cui obolo) ed erano cotti sul fuoco tra due ferri caldi. Adottate dalle legioni romane, le oblatae si diffusero in tutta Europa. È nel Medioevo che la ricetta viene perfezionata: in Belgio, un abate cistercense crea un impasto con il miele e lo cuoce utilizzando le piastre per la preparazione delle ostie. Le prime cialdiere erano semplici piastre di ghisa a forma di arnia. In francese medievale wafla e gaufra significano miele, dolce, arnia: il Waffle è quindi un “dolce fatto con il miele a forma di nido d’ape”.

In Belgio fu waffle-mania: ogni città si attribuiva la miglior ricetta e la forma più bella e originale. Le cialdiere riproducevano spesso su un lato lo stemma araldico della casata di questa o quella città. L’unico dolcificante a disposizione fin dall’antica Grecia era ovviamente il miele (niente sciroppo d’acero😅). Quando lo zucchero venne introdotto in Europa, il principe della città di Liegi chiese al proprio pasticcere di confezionare, per il matrimonio della figlia, un dolce che fosse l’emblema della città e comprendesse tra gli ingredienti la novità del momento: lo zucchero. Il pasticcere preparò un Waffle sostituendo al tradizionale miele lo zucchero perlato. Quel dolce fu un tale successo che, ancora oggi, il Waffle di Liegi è il più apprezzato del Belgio.
E in America come arrivarono i waffles? Furono i Padri Pellegrini a portare le prime cialdiere nelle Americhe. Il presidente Jefferson ne fu un famoso consumatore. E oltre che dolci con lo sciroppo d’acero, in America si sono diffusi i waffles anche in versione salata con le uova strapazzate e chi più ne ha più ne metta.
Nei due continenti le ricette continuarono a evolvere, così come le cialdiere. Nel tempo la ricetta tradizionale si è arricchita di ingredienti come le uova ed il burro. La forma, a seconda della piastra utilizzata, può essere quadrata, rotonda, rettangolare, a cuore, ma sono rimaste invariata nel tempo le caratteristiche fondamentali, la superficie goffrata, a nido d’ape e la consistenza, dorata e croccante fuori e morbida all’interno. Da offerta per gli dei (le obelías) a cibo da strada servito da pasticcerie e carretti ambulanti.
Curiosità dal mondo
In Vietnam puoi assaggiare il pandan waffles. Sono verdi, fatti con il latte di cocco ed il succo di Pandan (da cui il colore), una pianta molto usata in pasticceria un po’ in tutta l’Asia.

Ad Hong Kong (ma anche qui a Shanghai) sono molto diffusi i bubbles waffles, la cui cialda presenta le caratteristiche bolle e viene usata come cono a racchiudere un ripieno di gelato o frutta e topping di tutti i tipi 😋

E ora vi lascio la mia ricetta, con meno burro e zucchero e senza lievito, adatta per gustare i waffles sia in versione salata che dolce.